Mese: aprile 2015

Lavoro: Come prepararti al cambiamento per non trovarti fuori dal mercato del lavoro

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Il nostro cervello per andare al risparmio di energia mentale crea percorsi automatici,schemi di pensieri,abitudini che da un lato ci rendono le piccole decisioni e  il tran tran della vita quotidiana più facili evitano

•l’ansia dell’ignoto
•situazioni che potrebbero farci mettere in discussione
•di perdere il controllo sugli eventi
•di sbagliare e sentirci a disagio

Il vantaggio è di non iniziare ogni volta daccapo per eseguire semplici compiti.
Ripetere gesti e azioni ci rassicura.
Le abitudini sono comode ma è solo sperimentando percorsi nuovi,avventurandosi in territori inesplorati che impariamo

Una nave in porto è al sicuro ma non è per questo che le navi sono state costruite.

La tentazione del comfort ..quel clandestino che entra in casa come un invitato,poi diventa un ospite e infine il padrone di casa. Kahlil Gibran

Il rovescio della medaglia
Le abitudini nel pensare e nell’agire
•portano a percorrere sempre gli stessi circuiti fuori dal cambiamento,
•bloccano la possibilità di mettersi in gioco per capire i propri  limiti e magari superarli a poco a poco
•impediscono di affrontare il rischio come opportunità.

Perché cambiare è difficile?Le domande chiave e i 5 passi da fare

Nel terzo millennio,dove tutto cambia rapidamente spazzando via certezze,punti di riferimento consolidati è cruciale imparare a esplorare,sperimentare,conoscere situazioni nuove.Per far questo occorre lasciare la propria zona comoda dove regna il prevedibile,la ripetizione degli stessi comportamenti e atteggiamenti dal mangiare gli stessi cibi al percorrere le stesse strade,dal leggere lo stesso giornale al non mettere mai in discussione le nostre convinzioni con il mantra ‘perchè cambiare? meglio l’usato sicuro..a me va bene così’

Anche al lavoro spesso si crea quella zona comfort per la miopia e la paura da parte dei manager di provare a cambiare.
Se obietti qualcosa circa l’esecuzione routinaria di un task la risposta mantra con la quale ti chiudono la bocca è ‘abbiam sempre fatto così e funziona’.
Sollevare obiezioni crea irritazione.Meglio stare nella zona comfort delle certezze,delle regole assodate e non rompere..gli schemi.
Domandarsi se c’è una alternativa crea dubbi.Perché affannarsi tanto se c’è già un percorso rodato da seguire?

Per navigare nell’atmosfera della globalizzazione occorre mettersi nell’ottica del lifelong learning cioè non accettare a scatola chiusa ogni soluzione come se fosse oro colato.

Stazionare nella zona comfort per non fare la voce fuori dal coro a lungo andare cristallizza la mente,le impedisce di esplorare nuovi percorsi e atrofizza la creatività

L’abitudine è l’abitudine, e nessun uomo può buttarla dalla finestra; se mai la si può sospingere giù per le scale, un gradino alla volta. Mark Twain

il posto fisso? sempre più una chimera
Avere un posto fisso è rassicurante ma oggi il panorama è cambiato.
Fare cose che sappiamo fare neutralizza l’ansia.Se ti proponessero di cambiare lavoro,di fare qualcosa che non hai mai fatto la prima risposta probabilmente sarebbe No,grazie o al massimo prenderesti tempo per riflettere sui pro e contro,sulle cose da imparare,sugli effetti nella tua vita(ne vale la pena?) e sull’impatto che avrebbe sulle persone che hai intorno.(la mia famiglia mi incoraggerebbe? mi supporterebbe?)
Germoglierebbero dubbi sulle tue capacità,paure di fare uno sbaglio o peggio di fallire l’obiettivo.
Questo è il classico dilemma di chi vorrebbe passare da lavorare come dipendente a mettersi in proprio.
Non sono portato
Non sono un esperto
non ho la più pallida idea di cosa fare
ci sono già altri che fanno questo lavoro

Se improvvisamente perdessi il lavoro ecco che subiresti il cambiamento invece di gestirlo con un atteggiamento proattivo
Oggi la tecnologia trasforma velocemente il mercato del lavoro. Molti lavori entro il 2020 saranno spariti.Il fattore sicurezza è in discussione quindi meglio cercare per tempo il proprio adattamento creativo invece di aspettare che l’onda ci investa

leggi come sarà l’Italia nel 2020?

7 errori da evitare
1. Non avere un piano B
2. non fare un check up delle proprie competenze (hard e soft skill)
3. non conoscere i propri punti di forza
4. Basarsi sulle pressioni esterne
5. Non fare networking e non rinfrescare la propria rete di rapporti 
6. Non fare una valutazione dei propri mezzi e desideri
7. Non aggiornare le proprie competenze.

 

Puo’ interessarti per approfondire
5 consigli per arrivare al 2020: come allenarti alla visione strategica

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Aromaterapia:i mix per lavorare meglio

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Ogni giorno chi lavora passa 1/3 della sua giornata in un ambiente fisico ed emotivo stressante.L’aria che circola non è certo la più salubre e spesso batteri,polvere, onde elettromagnetiche stagnano per ore.L’altra ‘aria’ è la somma degli stati d’animo e dell’energia dei componenti.
C’è il collega che ti mette l’ansia,il cliente che ti fa innervosire,il capo che da i numeri,chi ti interrompe mentre cerchi di concentrarti…

Per gestire la tensione che si accumula giorno dopo giorno ed evitare il burn out la prima cosa è prenderti cura del tuo benessere e magari coinvolgere colleghi del tuo e degli altri uffici

l’aromaterapia può darti una mano
se l’ambiente lavorativo è profumato al limone chi lavora al computer fa il 54% di errori in meno di battuta, col gelsomino il 33% in meno ed il 20% in meno con la lavanda. Per calmare e rilassare i clienti che vanno a lamentarsi, limone ed eucalipto nelle banche per aumentare la vigilanza e l’attenzione del personale.
aromaterapia  alcune informazioni   

l’aromaterapia per la testa e il cuore
 Gli oli essenziali sono un plus,un aiuto eco per chi lavora 8 ore in ufficio e ogni giorno accumula tensioni,mangia nervosismo e respira aria di chiuso

L’aromaterapia
•influisce sul tuo stato d’animo e alleggerisce lo stress
•ti dà la carica quando al pc o sommerso di cose da fare ti senti stanco
•ti aiuta a concentrarti e a non fare errori che ti costerebbero lavate di capo dal boss

sei oberato dal lavoro con i nervi a fior di pelle,il capo ti pressa con il ritornello ‘lo voglio subito’?
gli oli più indicati sono:lavanda,geranio,sandalo,cedrolegno,legno di rosa e camomilla romana
come usarli?
Tieni nel cassetto o in borsa una boccetta con uno degli oli o un mix di 2/3 di queste essenze rilassanti.sparisci per qualche minuto in bagno o in un posto tranquillo dove nessuno ti rompa le scatole,apri la boccetta e  inala il profumo con qualche respiro profondo.
Puoi mettere anche alcune gocce su un fazzoletto di carta, su un dischetto di cotone oppure tenere un contenitore( tipo quelli delle creme) con alcuni batuffoli di cotone imbevuti

 

 

 


Dopo pranzo la sonnolenza ti assale
o mancano ancora un paio d’ore prima di finire una giornata da urlo? hai passato la notte in bianco e non riesci a tener gli occhi aperti?

Per rimanere vigile e darti una botta di energia gli oli essenziali più indicati sono menta,limone basilico,rosmarino.
Ti aiuteranno a mantenere la concentrazione e tenere a bada la stanchezza.
Come usarli?
Con le stesse le modalità indicate sopra.Alzati per qualche secondo,muoviti,fai un mini stretching delle braccia e delle gambe e bevi un bicchiere di acqua fresca.
Se vuoi osare vai in bagno,riempi il lavandino di acqua fredda e bagnati il viso e le braccia

E’ lunedì e fai fatica a ingranare?
Ci vuole un rimedio che ti sollevi il morale e ti dia energia per iniziare la settimana gli oli essenziali più indicati sono gli oli agrumati: pompelmo,bergamotto,limone,mandarino,arancio dolce o amaro( neroli) oppure menta,eucalipto e rosmarino
Puoi preparare prima in una boccetta o contenitore spray acqua minerale e oli essenziali
Ti basterà agitarli bene prima di spruzzare in modo da miscelarli
Spruzza il mix nell’ambiente oppure sui polsi o usalo come se fosse un deodorante.
Se hai il permesso puoi diffondere il mix usando un diffusore artigianale fatto con gli stecchini
lunghi usati per gli spiedini (leggi qui come fare)

SE SEI TECNOLOGICO
il diffusore a ultrasuoni da mettere vicino al PC
una penna USB

un diffusore artigianale
usa i classici bastoncini di bambù che si usano per fare gli spiedini
Ecco qui come fare
Se vuoi  un modello economico su Amazon  vari modelli

Ecco un mix che funzionano

lo spray per rimanere lucidi
100ml di acqua minerale naturale
40 gocce di ciascun di questi oli:bergamotto,pompelmo,menta
Agita bene poi aggiungi 30 gocce di ginepro
Agita di nuovo e aggiungi 25 gocce di lavanda
Agita ogni volta la boccetta spray prima di spruzzare il composto nell’ambiente dove lavori
Puoi dimezzare le dosi se la boccetta spray è in formato pocket

l’aromaterapia per un eco-ambiente

L’ambiente dove stazioni per 8 ore si satura di batteri,polvere,odori,aria pesante provocata dal riscaldamento nei mesi invernali o dai condizionatori in estate

Gli oli essenziali possono darti una mano a ripulire l’aria e tenere lontano i virus che si aggirano
come vampiri per colpirti con raffreddori,influenza,mal di gola…
Gli oli essenziali aumentano gli ioni negativi,quelli che combattono a 360°i batteri,purificano l’aria e aumentano l’ossigenazione nell’atmosfera.
Hai mai sentito al mattino quando metti piede in ufficio quel classico odore di detersivi chimici
che usano per le pulizie?
Ti infastidiscono i classici odori che si accumulano quando più persone stanno in un ambiente più ore?
Prova  con il tuo spray ambientale personalizzato mescolando in una boccetta spray acqua minerale,cipresso e/o lemongrass oppure tieni sulla scrivania un vasetto di vetro o un bicchierino di carta con alcuni batuffoli imbevuto con poche gocce di lemongrass o bergamotto.

Se qualcuno ha il raffreddore o sta covando una influenza l’olio top da usare con lemongrass e/o cipresso è il tea tree.Prova con poche gocce di ognuno fino a trovare il profumo che è più gradito al tuo naso.

Per esempio
50 ml di acqua minerale naturale +30 gocce del tuo mix
Agita bene il contenitore spray poi aggiungi altri 50 ml di acqua minerale.
Ricordati di agitare ogni volta prima di spruzzare.
Puoi spruzzare il mix su di te,nella zona dove lavori oppure spruzzare e passare attraverso la nebbiolina profumata per darti una ripulita ecologica


Altri mix da provare
mezzo bicchiere circa di acqua minerale
8/10 gocce di oli essenziali che preferisci

mix aria fresca
6 gocce di bergamotto+2 di limone+ 1 di eucalipto
mix eco aria
6 gocce di arancio amaro+ 2 di cannella
mix scaccia batteri e virus
10 teatree+3 rosmarino+3 bergamotto+2 sclarea+5 timo

Goal setting:scopri se sei il tipo perfezionista

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PERFEZIONISTI E GOAL SETTING,COSTRUIRE UN OBIETTIVO,TECNICHE PER RAGGIUNGERE UN OBIETTIVO

Per definire i propri obiettivi ognuno rientra idealmente in uno dei 4 modelli
Ho descritto i precedenti

Goal setting:che tipo sei?il modello del cercatore

Goal setting:scopri se sei il tipo comunicatore

Goal setting:che tipo sei? Il modello del combattente

Ecco l’identikit del perfezionista
Non smette mai di imparare perché vuol diventare il numero uno,l’esperto nel suo campo.E’ attento alle virgole,affidabile e spesso è chiamato il precisino.Pianifica tutto al secondo.E’ il tipo che,per ogni attività,deve sapere il quanto,il come e il tempo che occorre per portarla a termine.
A volte si ostina su quisquiglie,altre volte è più flessibile di una canna di bambù.
Se è un manager o è a capo di un team pretende da ognuno il massimo.Il suo motto è ‘fare bene,fare presto’.
E’ il tipo impaziente che sta col fiato sul collo e ripete’ma non è ancora finito? per quando finisci?
La sua molla motivante è la curiosità quindi è uno dei fan pià accaniti del lifelong learning ‘non si smette mai di imparare!Per il perfezionista il successo è un mix di expertise,conoscenze e competenze al 150%

La parte in ombra
La sua mania dei dettagli gli fa perdere di vista l’insieme:la big picture.Si incaponisce nel fare cose non proprio importanti,nel perfezionare,correggere,limare e perde un mare di tempo.Vuole avere il controllo su tutto perché non ama essere preso in contropiede,non sapere cosa fare o cosa dire.
Se è un manager ha la brutta abitudine del micromanaging.Controlla,monitora ogni virgola,dice ogni secondo come si deve fare,critica e non delega mai perché non si fida.L’intenzione è buona: fare un buon lavoro ma la sua ombra diventa maniacale e il suo perfezionismo finisce per diventare insopportabile

Qualche spunto di riflessione

Identikit dei perfezionisti
I perfezionisti hanno standard di comportamento irragionevoli e ben al di sopra delle loro possibilità,misurano i propri meriti esclusivamente in termini di produttività e risultati raggiunti (David Burns)

 ll copione “devi essere perfetto”
7 step per dare un taglio alla perfezione

 

I 4 PASSI MUST PER ARRIVARE AL TRAGUARDO

primo passo: mettere nero su bianco

Scrivi un obiettivo che vuoi raggiungere e sul quale vuoi investire la tua energia e il tuo tempo

1 in positivo
Non scrivere ..voglio smettere,voglio perdere…. perché il tuo inconscio è programmato non sul negativo e perdere non rientra nei suoi schemi.Perdere è un verbo non ok nel suo vocabolario e con tutta probabilità ti remerà contro aumentando la fatica del percorso per raggiungere il tuo traguardo
Che cosa vuoi ottenere specificatamente? voglio raggiungere….

vai nei dettagli
scrivi ogni obiettivo con più dettagli possibile.Per attivare il tuo genio della lampada,il tuo radar è importante,Dagli istruzioni scritte e chiare  su cosa cercare.Aggiungi alle istruzioni scritte un disegno, una foto e appendila dove puoi vederla bene.Più sarai preciso e più il tuo radar saprà dove cercare.Il caso non esiste.E’ una questione di sincronicità e questa va aiutata formulando le tue intenzioni.
Se non sai esattamente cosa stai cercando come potrai trovarlo?
Come farai a sapere quando l’avrai ottenuto?

3 stai nel qui e ora
un obiettivo è un desiderio con le ali.Scrivi i tuoi obiettivi al presente perché la tua mente inconscia sceglie il sentiero con meno ostacoli per arrivare a destinazione.
Se scrivi ‘troverò un lavoro come….la tua mente riceverà il messaggio come se fosse una istruzione non urgente da realizzare o qualcosa da rimandare a più tardi.

secondo passo: visualizzare
Se vuoi raggiungere il tuo obiettivo devi vederlo prima nella mente.Visualizza ogni tuo obiettivo come se l’avessi già raggiunto.
Se cerchi un lavoro o vuoi cambiarlo applica la tecnica del ‘come se’.Scrivi il tuo obiettivo in prima persona come se fosse già realizzato.
Cosa vedi intorno? Come ti senti?
Quando l’avrai ottenuto, cosa vedrai, cosa ascolterai, cosa sentirai?

 Ricorda: ha più risorse di quanto immagini

terzo passo: repetita juvant
riscrivi ognuno dei  tuoi obiettivi.
Come dicevano i latini ‘repetita juvant’..ripetere aiuta a creare più impatto
Non accontentarti di scriverli una volta sola.
Riscrivi ogni obiettivo con parole diverse,aggettivi magari dopo una settimana.
Costruisci un tuo film da proiettare e ri-proiettare nella tua mente : l’ambiente,le persone, le attività che vuoi fare….Il tuo inconscio metterà in campo tutta la sua sapienza,le sincronie,le coincidenze..Devi essere convinti voi stessi al 100 per cento di farcela.

quarto passo:fai  un check up programmato
stabilisci ogni quanto fare un controllo del tuo obiettivo per capire a che punto sei sulla strada verso il traguardo.Ad una data di scadenza prefissata fate il punto della situazione.
A che punto sei?
hai raggiunto il primo traguardo che ti aspettavi?

Controlla se i risultati che ti aspettavi di raggiungere sono stati effettivamente raggiunti .Se questo è il caso fatti i complimenti,gratidicati con un piccolo premio di incoraggiamento e prosegui verso la prossima tappa.In caso contrario ti occorre fare una revisione.
Non cambiare l’obiettivo,cambia solo il metodo,i mezzi,le tattiche.
Cosa non funziona?
Cosa o chi rema contro?
Che strumento,informazione….mi occorre ? dove reperirli?

pocket wisdom :pillole di saggezza
•Se poniamo a confronto il fiume e la roccia, il fiume vince sempre non grazie alla sua forza ma alla sua perseveranza- Buddha

•Sono convinto che circa la metà di quello che separa gli imprenditori di successo da quelli che non hanno successo sia la pura perseveranza.- Steve Jobs

•Il successo non è mai definitivo, il fallimento non è mai fatale; è il coraggio di continuare che conta-Winston Churchill

•Gli ostacoli sono quelle cose spaventose che vediamo ogni qualvolta distogliamo lo sguardo dalla nostra meta – Anonimo

•Il testardo batte la testa; il perseverante la usa – Roberto Gervaso,La volpe e l’uva

•La perseveranza è, rispetto al coraggio, ciò che è la ruota rispetto alla leva; il perpetuo rinnovarsi del punto di appoggio- Victor Hugo, I lavoratori del mare