trovare il tuo lavoro

A cosa serve il Career counseling?Scopri un modo diverso di guardare alla tua professionalità

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counseling solutions servizi promo

Nel mercato del lavoro la flessibilità,la crisi e le innovazioni tecnologiche hanno reso il lavoro più precario.Il posto fisso non è più una sicurezza di stabilità.
Ognuno può trovarsi a dover cambiare più volte nel corso della sua carriera o ad affrontare un cambiamento,suo malgrado, a 40 o 50 anni.
I cambiamenti sono una costante nella vita qualsiasi forma assumano. A volte possono essere una sfida eccitante,altre fanno paura .Parlarne spesso aiuta

visita il mio sito ,scarica il report e richiedi una sessione gratuita 

E’ vitale
♦saper gestire i cambiamenti di carriera anziché subirli
♦conoscere e saper promuovere il proprio valore professionale
♦sapere le tecniche più efficaci per vendere le proprie competenze,l’esperienza

CARTELLINO ROSSO sulla tua strada professionale
• convinzioni pericolose che bloccano la strada
• non sapere il proprio valore professionale
• autostima in rosso
• poca fiducia nella propria autoefficacia  (ce la posso fare)
• non sapere quali strumenti usare per promuovere la tua professionalità

Se stai cercando una soluzione,sei in una fase di transizione e vuoi ottenere risultati concreti in modo rapido una consulenza  di career counseling con un professionista  ti aiuterà a

•mettere a fuoco gli elementi alla base della identità professionale
•sviluppare le strategie di ricerca del lavoro
• creare un CV che valorizzi la tua professionalità,ottimizzi competenze e doti personali
• presentarti meglio al colloquio usando le tecniche più adatte a te
• capire cosa fare a una svolta della tua carriera,quali e professioni sono più adatti a te e quante chance di riuscita hai in un determinata tipologia di professioni
  al lavoro
• capire come andare d’accordo con gli altri
• come farti valere e proporti per una promozione o un’altra posizione in azienda
• problematiche dell’ambiente di lavoro(demotivazione,burn out….)
• far emergere le tue potenzialità personali e professionali per migliorare la qualità della tua vita professionale

FOCUS SULLE SOLUZIONI
Il counselor non lavora sui problemi ma sulle soluzioni.

Non fornisce risposte uniche ma ti aiuta a trovare le TUE risposte,le linee guida per arrivare a soluzioni efficacI su misura per te..E’ come decidere di farsi un abito su misura.

Non lasciare la tua carriera al caso. Investi nella tua carriera.
Un aiuto professionale non è un costo,ma un utile investimento del tuo tempo e del tuo denaro che darà concreti frutti

benefici
1 risultati rapidi e concreti senza sprecare i tuoi soldi e il tuo tempo

2 maggior chiarezza e fiducia nelle tue capacità
3 obiettivi mirati e un piano chiaro per passare all’azione
4 maggiore capacità di scegliere nuove opportunità di lavoro in relazione alle tue competenze,alla tua formazione e alla tua esperienza
5 più soddisfazione e meno frustrazione e stress

12 attrezzi per creare il tuo personal brand (2)

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Nella prima parte ho elencato i primi 6 attrezzi,quelli che possono aiutarti a costruire il frame e le fondamenta del tuo marchio personale.Ecco ora quelli più specifici che completano la tua big picture

6 i tuoi punti di forza
sono il tuo capitale da investire.In inglese si chiamano asset le risorse che un’azienda o una persona possiedono.Ma cosa s’intende per risorse?

7 le tue doti personali
fanno parte della personalità.E’ la ‘faccia’ che ognuno mostra al mondo.Chiedi ad alcune persone che conosci,amici,colleghi di descriverti con 3 aggettivi
sei un altruista?ti adatti facilmente a un cambiamento? sei una persona curiosa che ama imparare,approfondire?sei perseverante e non molli fin a quando non raggiungi l’obiettivo?
tendi a vedere sempre il bicchiere mezzo pieno?

8 le tue competenze
Nel mercato del lavoro attuale si presume che le competenze tecniche basic siano già presenti quindi ciò che fa la differenza sono le soft skill (competenze non tecniche ma essenziali). Queste soft skill diventano una marcia in più perché in un momento di crisi, la scelta delle persone da assumere è ancora più critica.

La società del 3° millennio?una learning society( società della conoscenza)dove la formazione sarà permanente.Nell’area Europa il 75% dell’occupazione  si concentrerà nel settore terziario e saranno richiesti profili professionali con  una alta intensità di conoscenza e competenze tecniche,lavoro che richiederanno  nuove competenze e continua formazione anche nei ruoli più elementari.

Le conoscenze divengono vecchie rapidamente, le competenze devono essere anch’esse costantemente aggiornate, molte attività professionali sono in cambiamento come anche molti mercati e un numero innumerevole di prodotti e servizi stanno vivendo una fase di profonda innovazione soprattutto grazie alle moderne tecnologie.Occorre fare regolarmente un tagliando proprio come si fa con la propria auto per mantenerla al top della performance.Non investire  nella propria istruzione e formazione anche dopo l’istruzione che fornisce il percorso scolastico  ha un costo  molto alto a livello individuale

10 le tue esperienze professionali
FaI un check up approfondito di cosa hai nella tua ‘borsa professionale’.Per essere credibile e venderti al meglio il basic è conoscere tutti gli attrezzi che hai a disposizione per mettere in campo tutte le tue competenze e risorse
L’azienda alla quale ti proponi deve essere il tuo cliente quindi è necessario conoscere il tuo target,capire di cosa ha bisogno,cosa sta cercando e come tu potresti essere la riposta vincente
Mettiti nei panni dell’azienda.Come potresti aiutarla?

♦a guadagnare di più? risparmiare tempo e denaro?
♦a gestire con più efficienza un servizio? 
♦ampliare il portafoglio clienti?
♦risolvere un problema?
♦creare o innovare un servizio o un prodotto?

11 il tuo X factor
è quel quid che ti distingue,che ti rende unico
quale valore aggiunto hai che  ti differenzia dagli altri?
Per scoprirlo devi conoscerti a fondo,conoscere i tuoi talenti,le tue potenzialità e, non ultimo, credere al 100% in quello che affermi.

per aiutarti ecco alcune domande per iniziare l’esplorazione
1 che cosa ti piace fare con passione?
2 le persone che conosci cosa apprezzano di te?
3 quali esperienze sono importante nella tua storia professionale?
5 di quali aspetti del tuo carattere sei orgoglioso?
6 quali sono i tuoi punti di forza?

12  la tua VP
Le aziende e i grandi marchi per convincere a comperare i loro prodotti fanno leva sui benefici che tu avrai se compri quel prodotto.esempio il dentifricio xxx
avrai denti più bianchi e tutti si accorgeranno di te
Un brand comunica e vende valori attraverso l’immagine

Ogni marchio di qualsiasi prodotto ha delle caratteristiche per distinguersi ed emergere dal mercato ma tutti i brand si basano su 3 regole fondamentali del marketing:
chiarezza
costanza /fedeltà
coerenza 
il tuo brand deve rispettare le 3 C.

Per posizionarti nel mercato devi capire e poi saper comunicare quale valore aggiunto hai che  ti differenzia dagli altri.
Per scoprire il valore aggiunto da offrire ( il tuo selling point) devi conoscerti a fondo come ‘prodotto’,conoscere i tuoi talenti,le tue potenzialità e, non ultimo, credere al 100% in quello che affermi.Il secondo passo è poi comunicarlo in modo chiaro e persuasivo
Che bisogni del mercato puoi soddisfare TU?
Fai un elenco di quelle specifiche abilità e competenze che possono interessare il mercato

Come può la tua immagine comunicare il tuo marchio personale?
Fai una lista di tutte le risorse che puoi trovare per concretizzare il tuo personal brand.Assicurati che tutto quello che fai sia di sostegno a questa strategia.

Strategie trova lavoro:le soft skill che contano(2)

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Nel mercato del lavoro attuale si presume che le competenze tecniche basic siano già presenti quindi ciò che fa la differenza sono le soft skill (competenze non tecniche ma essenziali). 
Queste soft skill diventano una marcia in più perché in un momento di crisi, la scelta delle persone da assumere è ancora più critica.
Il nuovo mercato globale multiculturale richiede nuove capacità relazionali e comportamentali abilità per allacciare e mantenere nuove relazioni,saper lavorare e collaborare in un team multiculturale

i punti critici
la formazione
Purtroppo nel percorso di formazione a scuola i curricola si focalizzano sulle competenze tecniche e poco o niente viene fatto per sviluppare i talenti di ognuno
e le sue potenzialità come invece dovrebbe essere lo scopo ultimo della educazione)
Educare  dal  latino educĕre (“tirar fuori ciò che sta dentro”)

Si fa poco nella scuola  per sviluppare quelle soft skills spendibili nel mondo del lavoro e per promuovere lo spirito imprenditoriale dei giovani cioè formazione di una mentalità e di un comportamento proattivo.

Alla fine del 2012 è stata pubblicata la  Raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europea sulla validazione dell’apprendimento non formale e informale 
per invitare tutti gli Stati membri ad istituire sistemi nazionali per la validazione dell’apprendimento non formale e informale entro il 2018.  

come sono valutate le soft skill?
non ci sono ancora a livello istituzionale dei criteri specifici per valutare le varie aree delle soft skill di chi ha terminato i suoi studi e vuole entrare nel mercato del lavoro

chi valuta ufficialmente le soft skill?
le strutture pubbliche,quelle deputate alla formazione ,i servizi di orientamento e i centri per l’impiego  in questo campo sono purtroppo carenti.Per la maggior parte il le esperienze nel settore pubblico e privato sono eterogenee e non coordinate a livello nazionale, le metodologie e le procedure varie

le ultime leggi per definire standard di riferimento a livello nazionale
Legge di Riforma del Mercato del  Lavoro L.92/12 

Decreto Sistema Nazionale Certificazione  competenze  16/01/13

cosa fanno le aziende?
nei colloqui la maggior parte della selezione non punta sugli asset personali e sulle cosiddette competenze intangibili
Manpower ha selezionato un elenco di “nuove” competenze che occorrerà sviluppare in futuro.L’indagine si svolge  sui 3 livelli fondamentali: ruoli operativi, ruoli manageriali e ruoli dirigenziali.
la ricerca di Manpower


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


leggi sul blog

I 22 soft skill che fanno la differenza per trovare lavoro oggi

 Trovare lavoro:il segreto è puntare sulle tue soft skill

Soft o hard ecco le abilità che il mercato del lavoro sta cercando

vuoi costruire la mappa delle tue competenze?
richiedi la brochure a  professional@counselingsolutions.it

 

 

3 Passi chiave per trovare lavoro

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cercare lavoro è..come preparare una gara
Ogni gara è il frutto di pianificazione,organizzazione e allenamento
Possiamo raggruppare l’allenamento in 3 tappe
Preparazione personale
preparazione degli strumenti
allenamento per il colloquio

Non dovreste decidere che lavoro volete fare  fino a quando non avrete capito chi siete esattamente  Bolles

Preparazione personale
Come prepararsi? Iniziamo dal warm up
Fondamentale di conoscere a 360° chi sei,cosa sai e cosa sai fare, la tua employability
che cosa è la employability?
La impiegabilità è la tua capacità di sviluppare competenze spendibili nel mercato del lavoro

Ci sono 3 elementi da tenere in considerazione
•I tuoi asset (cosa sai,le tue capacitò,le tue competenze,le tue doti personali)

•La tua capacità di promuoverti,di fare self marketing
•La tua capacità di presentare in modo efficace il tuo profilo professionale al colloquio di lavoro
Ci sono vari strumenti per valutare
♦la tua working identity
♦i tuoi punti di forza  la SWOT
♦la tua mappa professionale 

organizza la tua campagna di marketing per promuoverti come un prodotto
•costruisci il tuo infomercial
•stabilisci il tuo target : fai una lista delle potenziali aziende cercando su internet,nei portali dedicati al lavoro come Monster,Stepstone,Jobtel..sui social media come Linkedin…, nei vari centri per l’impiego
•fai networking
le strategie che funzionano 

preparazione degli strumenti: il CV e la lettera
quando sei allenato è il momento di costruire i 2 attrezzi chiave per promuoverti
Leggi questi articoli sull’argomento

allenamento per il colloquio
leggi gli articoli sul colloquio

 

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colloquio di lavoro?Preparati con la PNL

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Hai mai pensato dopo un colloquio cosa avresti potuto dire,spiegare meglio o come avresti potuto giocare in modo diverso le tue carte?
Il perno di ogni colloquio è la comunicazione.
Per comunicare con efficacia il tuo messaggio devi tenere bene in mente la formula
55/38/7

il 55% dipende  dal linguaggio del corpo
38%  dipende dal linguaggio paraverbale (tono, volume, timbro)
7%  dipende  dal contenuto del messaggio.

La Programmazione Neuro Linguistica (P.N.L) sviluppata nei primi anni ’70 da Richard Bandler e John Grinder offre varie tecniche che possono esserti utili per preparare il tuo colloquio

i 3 punti di vista
La PNL definisce “posizione percettiva” il punto di vista dal quale  percepire un evento o un rapporto con un’altra persona.
Saper guardare da prospettive diverse,mettersi nei panni di qualcun altro non è facile ma si può imparare.

Essere in grado di osservare una situazione secondo il modello del mondo di un’altra persona, offre spesso molte intuizioni e elementi nuovi.
Robert Dilts, Il potere delle parole e della PNL

Nella PNL uno dei presupposti  è ‘la mappa non è il territorio’.
Quello che di solito noi riteniamo essere la realtà esterna altro non è che una rappresentazione della realtà stessa.La mappa di una persona, nel suo insieme, racchiude rappresentazioni (immagini, suoni, sensazioni fisiche) e sistemi di credenze, valori, capacità…
Ogni evento della nostra vita, tutto ciò che vediamo e sentiamo, le nostre emozioni, sono pezzetti delle nostre mappe e vanno a formare un “mondo interno” che fa da filtro e da riferimento per vivere nel “mondo esterno”.

Fin dall’infanzia seguiamo una mappa di comportamenti che danno forma alla nostra personalità e alle nostre idee sulla vita e sugli altri.Ciascun funziona a partire da una certa mappa del mondo,
da come vede la realtà e dalle esperienze passate. Ognuno legge la realtà col suo filtro.
La distinzione fra modello e realtà è stata sottolienata da Alfred Korzybski nel suo libro ‘Scienza e sanità’ (1933)
Il concetto sembra lapalissiano.Chi confonderebbe,per esempio una cartina delll’italia con il suo territorio reale?Nessuno.
Korzybski ha osservato, invece,che le persone spesso confondono cioè che pensano in maniera soggettiva con la realtà.
La loro lettura della realtà diventa LA REALTA’ tout court

immagina…puoi

Immaginare di cambiare punto di vista può aiutarti a capire come una stessa situazione può essere percepita e vista con gli occhi di un’altra persona.

 Le tre posizioni percettive

il tuo punto di vistail colloquio dalla tua prospettiva personale
immagina di far scorrere i fotogrammi di un tuo recente colloquio di lavoro
come ti sentivi?
quale era il tuo stato d’animo?
che tipo era la persona che ti stava selezionando?
che espressioni del viso aveva?
che postura?
che cosa ti ha chiesto? che cosa ti ha detto?
usa il dialogo interno
Immagina di dirle a voce alta quello che effettivamento le avevi detto.
Ora fai idealmente il rewind della situazione,torna al punto di partenza e metti in standby.
staccati da questo punto di vista scuotendo gambe e braccia

il punto di vista del selezionatore il colloquio dalla sua prospettiva
immagina di essere nei suoi panni.Cerca di vivere la situazione calandoti in lui.
come respira?
che voce ha?come parla:lentamente o velocemente?

che atteggiamento ha?Come è seduto?
Cerca di imitare i suoi gesti, il suo modo di parlare….
fai le stesse domande e nota come il tu-candidato risponde

che cosa hai capito e imparato stando nei suoi panni?   

Ritorna al tuo punto di vista facendo 3 o 4 respiri profondi

il punto di vista dell’osservatore esterno il colloquio da una prospettiva indipendente
immagina di guardare,come in un film, la scena del colloquio fra te e il selezionatore come se fossi una specie di supervisore dietro uno specchio.
Ora puoi osservare come si pongono entrambi,il loro linguaggi non verbale,i loro toni di voce,come interagiscono e che tipo di comunicazione hanno.

che cosa hai visto,sentito,capito e imparato stando nei suoi panni?

Ritorna al tuo punto di vista personale facendo 3 o 4 respiri profondi

novità per prepararti al colloquio
per info       vittoria.nervi@gmail.com

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CVmarketing:come mettere il turbo al tuo CV?4 dritte per cominciare

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Ogni giorno piovono migliaia di CV sulle aziende e la maggior parte di questi  sono nel formato europeo,un formato che
appiattisce l’unicità di ognuno.crea l’effetto necrologio.E’ un po’ come mettere su uno scaffale da discount vari tipi di  prodotti con una confezione anonima,senza colore,senza  nulla che possa incuriosire e convincere.
L’occhio vuole la sua parte.Il tuo CV è il tuo strumento di marketing.Stai promuovendo il tuo prodotto,stai vendendo le tue competenze,la tua esperienza,quello che sai e che può dare valore aggiunto a una azienda.
Perché giocare al ribasso?
Il CV va personalizzato,deve comunicare il tuo stile professionale,attirare l’attenzione,persuadere chi lo legge a chiamarti per un colloquio.

Inizia con un po’ di brainstorming
Devi organizzare tutte le informazioni in modo conciso,chiaro,schematico quindi prima devi chiederti
Per quale profilo professionale mando il mio CV?
quali punti combaciano con il profilo che sta cercando questa azienda ?
Analizza la tua storia professionale,le tue competenze,le tue doti personali…
per mettere in evidenza i tuoi punti forti
Spesso le persone non sono consapevole del loro potenziale,di quelli che vengono chiamate soft skill
leggi alcuni articoli

Ecco qualche tip per mettere il turbo al tuo CV
1come ti definisci?
accanto al tuo nome e cognome metti il titolo del tuo ruolo:marketing manager,tecnico informatico,formatore…..
Appena leggeranno il tuo CV sapranno subito dove posizionarti

2cosa sai fare?
 metti in evidenza  nella prima parte del CV  le tue aree di competenza.Non più di 4
♦customer service                                           
♦gestione recupero crediti
♦ budgeting
♦data management,SQL 

3 che doti personali vuoi mettere in evidenza?
ottime capacità organizzative  di un team di lavoro
spirito d’iniziativa                                                                        

flessibilità, tolleranza allo stress    
time management
LEGGI QUI 

4 crea un CV dinamico

Il tuo CV non deve essere come un quadro di natura morta ma deve attirare l’attenzione,essere dinamico
In che altro modo puoi dinamizzarlo?
Con la potenza dei verbi,tutti quei verbi che danno l’idea di azione,che valorizzano tue qualità personali e i risultati

Punta sui risultati

Chi fa marketing punta sui risultati del prodotto
xy lava più bianco    xx fa sparire le rughe

Leggi questo esempio
Ho gestito per 24 mesi  il servizio di customer care della azienda xxx,esaminato una media giornaliera di 50 chiamate inbound,condotto con rapidità le necessarie verifiche e risolto con successo e soddisfazione della clientela più dell’80 % dei problemi e delle richieste di informazione.

Il verbo non basta.Altrettanto importanti sono i nomi per comporre una frase che ha senso
ESEMPIO
esperto e motivato IT manager con significative capacità di problem solving

NOMI
Indicano cosa hai fatto per portare a termine un obiettivo,un compito.
In poche parole i contenuti delle tue perfomance.
I nomi riguardano l’esperienza le tue qualifiche,le tue competenze tecniche,comunicative,organizzative….

Usa queste parole in modo da dimostrare che hai ottenuto risultati concreti
esempio
aumentare le vendite
motivare il team
nel prossimo articolo altre ‘dritte’

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 professional@counselingsolutions.it

Donne e self marketing:qualche riflessione e 2 proposte per te

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assertiveness-styles

Non è molto popolare fra le donne l’idea di farsi pubblicità come se fossero un prodotto da lanciare,di promuovere le loro competenze.
C’è una certa resistenza perché sembra una forzatura,un darsi troppe arie e spesso le donne non hanno abbastanza autostima per insistere e far realmente valere le loro competenze,le loro qualità personali e la loro esperienza.
Per una questione culturale e per come siamo state cresciute l’input che ci è stato spesso ripetuto come un mantra è ‘non essere egoista,sii modesta,pensa prima ai bisogni degli altri’

Fare self marketing,quindi,è una sfida prima di tutto con se stesse lasciando da parte
quella modestia che blocca la strada,che impedisce di essere riconosciute nel proprio posto di lavoro e in ambito professionale.

UNA VIA DI MEZZO
La sensazione è che se ci si vanta si viene ‘punite’ o si viene viste come arroganti.
Fra vantarsi, vendere fumo e stare defilate,essere troppo modeste aspettando che qualcuno si accorga della nostra bravura esiste il giusto mezzo.
Ho sperimentato da giovane, sulla mia pelle lo schema dell’essere modesta,del non valorizzare qualità e capacità poi ho capito sul campo dopo frustrazioni e delusioni quanto sia importante avere una strategia e conoscere le tecniche giuste per promuoversi.

Metto ora a tua disposizione questa esperienza personale e la mia professionalità come career counselor per aiutarti a promuovere quello che tu hai da offrire di unico

la prima cosa da fare

per disinnescare il meccanismo e imparare a venderti in un ambiente maschile è necessario cambiare mentalità e cominciare a considerare il self marketing come una abilità che puoi imparare per migliorare la tua posizione o,se stai cercando un lavoro, la tua ricerca

Incomincia a convincerti che capire chi sei,il tuo valore unico è vitale specie in questo mercato del lavoro cos’ volatile e che cambia rapidamente.

Forse stai pensando che sai già cosa puoi offrire a una azienda,ai tuoi clienti..
Certamente hai già il tuo CV pronto per essere spedito per la prima o l’ennesima volta.
Quello che ti chiedo è :quanto tempo ti sei presa per conoscere veramente il tuo profilo professionale?
Hai mai fatto una valutazione efficace tramite test mirati?
Sei sicura che il tuo  CV metta in risalto i tuoi punti di forza?

sapresti catturare in pochi secondi l’attenzione verso di te come tuo prodotto?
Ogni giorno sicuramente ti devi sorbire gli spot pubblicitari di biscotti che ti sollevano il morale appena alzati, yogurth che promettono di tappezzarti l’intestino di magici bifidus….

Gli infomercial fanno parte del marketing di vendita del prodotto.
Il self marketing fa parte della promozione e ‘vendita’ del tuo prodotto sul mercato del lavoro.
Sai come farti pubblicità,essere convincente in  60 secondi secondi?

quando conosci il tuo prodotto e il suo valore tutto cambia.
Puoi parlare di te stessa con quella fiducia e sicurezza che convincerà chi ti ascolta.

2 proposte per te

1 pitch speed
creiamo insieme il tuo pitch  per presentarti in ogni occasione e fare networking
cosa è il pitch

2 la tua borsa di marketing
gli strumenti per promuoverti e farti valere al lavoro
un percorso personalizzato  sulle tecniche assertive

per saperne di più
info        vittoria.nervi@gmail.com

 

 

colloquio di lavoro:il colloquio vincente in 5 atti

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Hai mai pensato al colloquio di lavoro come a una sorta di sceneggiatura in progress?
In ogni rappresentazione c’è un copione.Il copione nel colloquio sono le diverse domande alle quali dovrai rispondere.
Anche se è difficile prevedere le ‘battute’ del copione,conoscere a grandi linee la struttura comunicativa può aiutarti ad acquisire più sicurezza ,potere personale e capacità di contrattazione.
L’obiettivo è saper gestire e condurre il colloquio a tuo favore.

Proviamo a dare un ordine crono-logico al colloquio dividendolo,come per una rappresentazione teatrale, in atti

Atto primo:presentazione
per i primi minuti del colloqui è costituita da tutto ciò che “non è parola”, il non-verbale. Questa fase è La  parte più importante perché si forma rapidamente la prima impressione quindi devi giocartela con la massima cura per Se fai una buona impressione allora hai buone chance per il resto

La prima impressione si basa esclusivamente su sensazioni che trasmetti in pochi secondi.
Sono i messaggi non verbali quelli che contano :il tuo modo di vestire,la postura che assumi,l’espressione del tuo viso,come stringi la mano al selezionatore…
Il corpo parla..e non mente
L’abito non significa solo il look ma anche quel ‘quid’ che crea nell’insieme la  credibilità..

L’aritmetica della prima impressione

La prima impressione’ si basa sulla Regola del 4×10
Secondo questa regola ognuno si forma la prima impressione di un’altra persona da:

1. primi 10 secondi
2. primi 10 passi
3. prime 10 parole
4. primi 10 cm del viso

occorrono circa 4 minuti.
Nei primi  secondi si colgono e si giudicano gli aspetti più immediati e visibili poi la tendenza è quella di confermare quello che hai captato in prima battuta.
Impara a usare il linguaggio non verbale a tuo favore
leggi alcuni articoli sull’argomento

Atto secondo: rompi il ghiaccio e scalda l’atmosfera
E’ il momento di stabilire il rapporto con l’altro
Usa il tempo per scaldare l’atmosfera,metterti a tuo agio e permettere a chi sta per esaminarti di esserlo altrettanto
Cosa fare?
inizia una breve conversazione per rompere il ghiaccio come faresti con qualcuno che incontri per la prima volta e col quale ti interessa comunicare.
Prova con qualche domanda aperta su temi generali
Per esempio
come va oggi?
Oppure prendi spunto da qualcosa nella stanza( un poster,un quadro..) o che hai visto da quando sei entrato.
Rispondi a tua volta con interesse e in modo personale.

 Atto terzo:incomincia la selezione
quando il selezionatore inizia la lista di domande per scannerizzarti e capire se sei la persona giusta non devi giocare in difesa o lasciare a lui il ritmo del ‘gioco’ .
Un colloquio di lavoro è una conversazione a due non un interrogatorio sul banco degli imputati o un esame scolastico

Per prima cosa è necessario che tu capisca quale è il problema che stanno cercando di risolvere per proporti poi come problem solver e vendere la tua soluzione.

E’ difficile vendere qualcosa se non sai cosa qualcuno ha bisogno.
Assumi subito un atteggiamento proattivo prima che parta la scannerizzazione.
Chiedi,per esempio
prima di rispondere alle sue domande le dispiace se parliamo per qualche minuto su quali sono le sue aspettative e gli obiettivi per questo ruolo?
Prendi nota con attenzione della sua risposta,delle parole che usa.
Queste saranno proprio la traccia che ti serve per costruire su misura la tua storia(esperienze,competenze,qualità personali…)sui bisogni dell’azienda per dimostrare che sei proprio tu la persona che stanno cercando.

Atto quarto:il momento chiave
in questa fase del colloquio devi capire come funziona l’organizzazione di quella azienda
Questa fase è cruciale per 3 ragioni:
1 ti aiuterà a capire in che tipo di ambiente lavorerai
2 ti offre l’opportunità,’vendere’ la tua esperienza attraverso un paio di esempi mirati
3  puoi ‘mettere in vetrina’ le tue competenze e fare una panoramica dei soft skill che per l’azienda sono più importanti
Sul tema dei soft skill leggi qui e qui

Atto quinto: la chiusura
cerca di chiudere il colloquio mostrando un certo entusiasmo e interesse di lavorare in quella azienda e ottenere quel posto.
stringi la mano del selezionatore con un sorriso,ringrazia e non dimenticarti del follow up.Il follow up può contribuire a aumentare le tue chance.

come fare il follow up
invia il giorno dopo una breve e cordiale lettera di ringraziamento..
A tutti fa piacere ricevere un riconoscimento per il tempo speso e per aver dato qualcosa di positivo( cosa hai imparato da lui/lei in quel colloquio?).
Concludi mostrando il tuo interesse per quel posto

leggi la lettera di ringraziamento

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Colloquio di lavoro: il tuo linguaggio non verbale conta per il 60%

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Si dice ‘l’abito fa il monaco’,’ la prima impressione è quella che conta’ ma questo non basta.
Ogni colloquio di lavoro crea tensioni,i nervi sono a fior di pelle un po’ come alla vigilia di un esame.

Fai un pieno di… ossigeno
Sei teso e hai la sensazione di camminare su un filo sottile sospeso nell’aria?

Hai bisogno di extra ossigeno
L’ossigeno assicura al cervello quella lucidità di pensiero che ti servirà per rispondere
alle domande più toste del colloquio e non solo….
Ossigeno e relax vanno in tandem quindi fai alcuni respiri profondi prima di entrare
per calmare quella ansia sottile che circola dalla testa ai piedi e regolarizzare il battito del cuore
Con un bel respiro prenderai due piccioni con una fava : sarai rilassato e allo stesso tempo lucido.

Cosa dire e come dirlo
La preoccupazione maggiore è cosa dire e  come rispondere.Ci si concentra sulle parole e poco sul linguaggio non verbale
Il linguaggio del tuo corpo,i messaggi che mandi con i tuoi gesti,le espressioni del tuo viso,la tua postura sono altrettanto cruciali per un colloquio di successo.
Infatti solo il 7% della comunicazione  passa dalle parole.

Vediamo alcuni punti importanti

occhi-mano vanno in tandem
Il primo passo di un colloquio è la stretta di mano.
Mentre stringi la mano di chi ti farà il colloquio mantieni il contatto visivo,sorridi e saluta con voce assertiva.
Come stringere quella benedetta mano?
Ci sono alcune scuole di pensiero sulla questione.
Allunga la mano aperta con il palmo leggermente alzato in modo che  la mano dell’altra persona copra la tua.
Ti chiederai perché questo rito apparentemente insignificante.
Simbolicamente questo tipo di stretta dal punto di vista psicologico riconosce  e dà importanza  alla posizione,allo status di quella persona.

gestire il tuo spazio personale
Il tuo spazio personale non è solo lo spazio fisico che occupi col tuo corpo. Fra te e gli altri c’è una distanza che varia a seconda delle circostanze del momento.
Edward T. Hall nel suo libro  La dimensione nascosta.La prossemica,termine coniato proprio dall’antropologo Hall negli anni ’60, studia il significato di questo ‘spazio’ a livello personale e sociale.
Secondo Hall ci sono 4 tipologie
La distanza intima   (15-45 cm) :ci si abbraccia, ci si tocca e si parla sottovoce.
La distanza personale  (45-120 cm) : interazione tra cari amici.
La distanza sociale  (1,2-3,5 metri):comunicazione tra conoscenti.
La distanza pubblica(oltre i 3,5 metri) : pubbliche relazioni.

Quando qualcuno cerca di invadere lo spazio dell’altra persona il  corpo reagisce in vari modi:
si irrigidisce,indietreggia, si incrociano le braccia o le gambe per proteggersi
Se ti siedi troppo vicino l’altra persona si sente invasa e si sentirà in qualche modo aggredita.
Se,per esempio,stai mostrando qualche documento nella tua cartelletta e noti che chi ti sta ascoltando si sposta all’indietro significa che vuole mettere spazio fra voi.
Forse sei andato troppo oltre il suo confine invisibile.

Anche il ‘dove’ ci si siede ha un suo significato
Di solito a un colloquio,a una trattativa ci si siede uno di fronte all’altro
Questo per sottolineare una disparità di ruoli
Sedersi di fronte tende a rafforzare un atteggiamento di lontananza (una scrivania è un ostacolo alla vicinanza) e di competizione fra le parti.

Quando ti siedi per il colloquio e hai una cartelletta con dei lavori o documenti da mostrare posala sulla scrivania e metti il resto vicino a te sul pavimento o su un piano vicino.Tenere borse o altri oggetti in grembo dà l’impressione che tu voglia creare una barriera,un muro intorno a te.Già la scrivania fra te e l’altra persona è una barriera.

Se ti siedi o stai troppo lontano il messaggio è ‘non mi sento sicuro’.
Accade di rado che nei colloqui ci si sieda a 90°
Sedersi ad angolo permette a tutt’e due le persone di entrare l’una nello spazio personale dell’altra e di creare una intesa,superare le formalità
L’angolo del tavolo ( una piccola barriera) dà ad entrambi un po’ di sicurezza ma certo non è come sedersi di fronte e mettere l’ intero piano di un tavolo!

Colloquio lavoro e storytelling:come rispondere a ‘mi parli di lei’?Crea la tua storia

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Quanti all’inizio di un colloquio si son sentiti fare questa domanda ?
Se fossi il concorrente di uno di quei programmi di quiz a premio la domanda quanto varrebbe?Molto certamente perché in quel momento,in pochissimi minuti, ti stai giocando un potenziale posto di lavoro.
E’ una domanda rompighiaccio.Il selezionatore ha già letto il tuo CV e probabilmente la tua lettera ma vuol capire chi sei,cosa vuoi e il tuo tasso di affidabilità  real time.

Come te la cavi in pochi minuti a vendere il tuo  pacchetto competenze?
Hai già pronta la tua presentazione?

Molti se la cavano con un riassunto di quello che c’è già nel loro CV.
Noioso e prevedibile.Da sbadiglio.Della serie’ come perdere una chance e tirarsi la zappa sui piedi’.
Cosa fare?

Una risposta così importante non si improvvisa
Questo è il momento migliore perché hai in mano un jolly che devi saper giocare al meglio.
Devi imparare a raccontare la tua storia,qualcosa che catturi l’attenzione.
Le storie fanno parte di ognuno di noi.Sentiamo storie dall’infanzia ,le ascoltiamo da amici e colleghi e nei commercial pubblicitari costruiti per vendere un prodotto.
Chi le racconta e chi le ascolta si mette idealmente sullo stesso piano.
Ogni storia ha una trama,un concept e un’anima.
il concept della tua storia deve convincere chi sta dall’altra parte che tu sei la persona giusta.
Deve toccare le corde del suo emisfero sinistro con le parole adatte( questa persona può essere quella giusta per questo posto) e il suo emisfero destro con originalità per dare la giusta impressione questa persona mi piace)

Come vendere la tua storia
Immagina che dall’altra parte ci sia un potenziale cliente al quale devi vendere le tue competenze, le tue qualità personali.
Snocciolare le ‘caratteristiche tecniche’ del prodotto (esperienze ,formazione…)è inutile .Sono già,elencate nel CV
Cosa vuole il selezionatore?
Sentire una storia che lo rassicuri e lo convinca che se ti assumerà non farà un errore,non perderà la faccia,non farà la figura dell’incompetente.
Non è una questione di logica ma qualcosa che ha a che fare con le emozioni.
Chi ti seleziona non ha una sfera magica,né unA app con una sibilla che gli toglie le castagne dal fuoco profetizzando il nome del candidato giusto.
Chi ti seleziona è umano e ha paura di sbagliare.
Se riesci a rassicurarlo emotivamente allora il CV diventerà la tua chiave.

Cosa dire?
I tre must che valgono sempre: sintesi,chiarezza e precisione.
se sei capace di sintetizzare in pochi minuti  chi sei e cosa sai fare?
E’ fondamentale preparare prima due o 3 scalette come se fossi un oratore.
Cosa vuoi offrire?
♦focalizzati su 3 o 4  aspetti interessanti rispetto alla posizione
♦scegli 3 qualità personali e pensa al modo di presentarle con un pizzico di creatività
( il tuo obiettivo è ispirare fiducia,affidabilità,spirito di iniziativa,capacità di comunicare
e lavorare con gli altri,creatività…)
♦un aspetto originale  (hai un hobby non comune? un progetto fuori dal coro?)

dai voce alla tua storia
E’ importante cosa dici ma altrettanto è il come quindi la tua voce deve in primis dare
la giusta impressione e lavorare in sinergia con la tua storia.
♦ricordati di fare un check up schiarendoti la voce come fanno per la prova microfoni
uno,due,tre..prova
♦esercitati a voce alta con un registratore e davanti a uno specchio per controllare la tua postura e il tuo sguardo( devi guardare negli occhi chi sta dall’altra parte)
♦ che tono di voce hai?
assicurati che il tuo tono di voce non provenga da una cantina e che non sia né troppo modesto né sopra le righe